Tutela della maternità. Camere non discriminino collaboratori
Roma, 6 dic. (askanews) - "Esprimiamo solidarietà nei confronti della collega Alessandra, collaboratrice parlamentare del senatore Gianluigi Paragone, alla quale è stata negata la possibilità di allattare il figlio nelle stanze di Palazzo Madama." E' quanto dichiara in una nota il direttivo dell' Associazione Italiana dei Collaboratori Parlamentari (AICP), in relazione alla denuncia del senatore Paragone ripresa oggi da Il Tempo. "Quella descritta - proseguono - è solo la punta di un iceberg. Come lamentiamo da molti anni, la totale assenza di un adeguato quadro giuridico che riconosca, disciplini e tuteli la figura professionale del collaboratore parlamentare determina la violazione dei più elementari principi stabiliti in materia di diritto del lavoro, penalizza la valorizzazione delle competenze, e, non da ultimo, arreca discredito alla reputazione dell'Istituzione parlamentare. Il paradosso è che proprio nel luogo in cui vengono approvate leggi in difesa dei lavoratori, molte collaboratrici e collaboratori di senatori e deputati non hanno diritto a ferie, malattie e maternità. Anche questa legislatura sta volgendo al termine, il che rende non più procrastinabile il passaggio giuridico che si richiede per conferire dignità lavorativa a coloro che, con competenza e correttezza, coadiuvano i parlamentari nello svolgimento delle funzioni legate all'esercizio del mandato." Concludono i collaboratori parlamentari.