CASO BOLDRINI. "PARLAMENTARI CONTINUANO A NEGARE DIRITTI AI COLLABORATORI"

"A nome di AICP - Associazione italiana collaboratori parlamentari - esprimo solidarietà all’ex collaboratrice dell'On. Laura Boldrini che oggi sul Fatto Quotidiano ha avuto il coraggio di denunciare gli abusi da parte dell'ex Presidente della Camera dei deputati". Lo afferma in una nota José De Falco, presidente AICP.
"Purtroppo il caso di Roberta è solo la punta dell’iceberg: sono tanti i collaboratori che ci riferiscono episodi analoghi e che non hanno il coraggio di denunciare per la paura di ritorsioni e di perdere il posto di lavoro. Tutto è la ovvia conseguenza della mancanza di una disciplina contrattuale trasparente ed adeguata ".
"Il problema principale - continua De Falco - è l'assenza di una regolamentazione, che AICP chiede da anni e che la stessa Boldrini, da Presidente della Camera, si era impegnata a realizzare. Salvo disattendere le promesse".
"In questa legislatura alla Camera, non sta andando meglio, il Presidente Roberto Fico - nonostante gli impegni personali assunti pubblicamente - ancora non ha portato in Ufficio di presidenza una proposta, una, che affronti dignitosamente la riforma degli staff dei parlamentari. Al Senato, tutto tace, Casellati in primis".
"Se i fatti descritti nell'articolo di oggi venissero confermati - conclude De Falco - sarebbe gravissimo, sia perché queste condotte sarebbero state poste in essere da chi ha rivestito il ruolo di Presidente della Camera, sia perché l'on. Boldrini ha sempre posto con forza il tema dei diritti delle donne, in quanto lavoratrici ed in quanto persone.
Ci attendiamo che questo ennesimo scandalo smuova i Presidenti Fico e Casellati ed i gruppi parlamentari, e che, una volta per tutte, si riconoscano ai collaboratori diritti pari ai colleghi che lavorano in qualsiasi altro parlamento europeo".