Coronavirus: collaboratori parlamentari, non siamo tutelati

Coronavirus: collaboratori parlamentari, non siamo tutelati (ANSA)  - ROMA, 29 APR
"Abbiamo chiesto agli organi competenti, Questori, Ufficio di Presidenza e Capigruppo della Camera dei deputati di non sottovalutare il rischio che quotidianamente corriamo". Lo dichiara il direttivo dell'Associazione italiana collaboratori parlamentari-AICP, che aggiunge: "In Parlamento ci sono stati molteplici casi di contagio da Covid-19 fra i deputati. Eppure sono ancora assenti misure adeguate e specifiche che tutelino i collaboratori parlamentari che devono essere messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza negli uffici". Per l'associazione "le direttive interne emanate sono troppo generiche, serve una chiara presa di posizione da parte del presidente Roberto Fico, che sia anche di esempio per il Paese" e, prosegue, "le nostre sono richieste di buon senso innanzitutto: smart working qualsiasi contratto vi sia con il parlamentare, riorganizzazione degli spazi per assicurare il distanziamento sociale, igienizzazione degli ambienti e procedure flessibili per la presentazione degli atti.Attendiamo fiduciosi, sperando di poter affermare che tutti i protocolli anti pandemia validi per i lavoratori del Paese siano rispettati anche all'interno del Parlamento italiano".

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Notizia di contesto:

Camera: allarme contagio in Aula, chiesto voto on-line

Camera: allarme contagio in Aula, chiesto voto on-line (ANSA) - ROMA, 29 APR - La presenza di un deputato della Lega positivo al Coronavirus venerdì scorso in Aula, ha suscitato preoccupazione in apertura di seduta alla Camera, con Alessandro Fusacchia (+Europa) e Emanuele Fiano (Pd) che hanno chiesto alla presidenza di adottare il voto telematico o l'utilizzo anche di altre aule di Montecitorio per garantire il distanziamento. Il vicepresidente Fabio Rampelli, che guida i lavori ha detto che "una risposta alle domande poste" arriverà dalla riunione della Conferenza dei capigruppo in programma oggi.