"La Francia sospende senatrice Benbassa, il Parlamento italiano non fa nulla"

"La vicenda della senatrice francese, Esther Benbassa, sospesa dal gruppo parlamentare per aver esercitato ricatti morali, persecuzione sul posto di lavoro, pressioni indebite su 14 giovani collaboratori, non ci porta solo a solidarizzare con i colleghi d’Oltralpe, ma ci induce a riflettere sulle evidenti differenze nella regolamentazione del rapporto di lavoro dei collaboratori nei due Parlamenti”. E’ quanto dichiara Josè De Falco, presidente dell’Associazione Italiana dei Collaboratori Parlamentari (AICP), che sottolinea: “Nel Parlamento italiano gravi episodi di abuso contro i lavoratori assunti dai senatori e dai deputati spesso passano inosservati e nel silenzio dei presidenti di Camera e Senato, proprio per l'assenza di qualsivoglia cornice legale e disciplina del rapporto di lavoro dei collaboratori. Tutto è possibile, - prosegue - nessuna regola è data tra parlamentare e collaboratore. Nessun gruppo ha mai sospeso alcun membro di fronte alle nefandezze documentate da anni nei confronti dei collaboratori. Se questo continua ad essere possibile lo si deve all'ipocrisia delle istituzioni parlamentari che ad oggi nulla hanno fatto. La Presidente Casellati, il Presidente Fico, dove sono? A giorni si voterà il bilancio interno della Camera. Nulla si prevede per i collaboratori, nonostante il taglio dei deputati, il re è nudo.” Conclude De Falco.

Per approfondire la vicenda che ha portato alla sosopensione della Senatrice, leggi l'articolo de "Le Monde" dell'8 Luglio.