Comunicato Stampa su accesso collaboratori parlamentari
Camera – AICP: No a collaboratori trattati peggio dei lobbisti
“Bene l’iniziativa dei deputati Impegno e Carloni per superare la discriminazione dei collaboratori.” Così José De Falco, vicepresidente dell’Associazione Italiana Collaboratori Parlamentari, sull’iniziativa che ha condotto 35 parlamentari a chiedere alla Presidente della Camera di consentire anche ai collaboratori dei deputati di poter accedere a Montecitorio, dopo che è stato recentemente concesso ai lobbisti.
“Ringraziamo – continua De Falco - gli onorevoli Impegno e Carloni e gli oltre 35 deputati di tutti gli schieramenti politici che si sono intestati una richiesta tanto ragionevole, quanto da tempo scandalosamente disattesa dall'Amministrazione della Camera: consentire ai collaboratori l'accesso diretto a palazzo Montecitorio per assistere tempestivamente i propri deputati senza doversi accreditare ogni volta come se fossero estranei al Parlamento.
Da anni l'Associazione sottolinea l'insensatezza di disposizioni regolamentari che ci vedono trattati come "corpo estraneo" del Palazzo, soggetti alle medesime procedure di chi, anziché lavorarci, in Parlamento si reca da turista o ospite. L'assurdità è tanto maggiore in quanto ciascuno di noi è registrato con deposito del rispettivo contratto di lavoro presso gli uffici di questura della Camera e dotato di specifico tesserino di riconoscimento.
Se l'Ufficio di Presidenza non si farà carico di sanare questa disparità di trattamento che incide, per ovvie ragioni, anche sulla funzionalità e l’efficacia dell'attività dei singoli parlamentari, a irragionevolezza si sommerà una significativa scelta di discriminazione "politica": consentire ai lobbisti, portatori per definizione di interessi particolari, quel che è vietato a chi concorre ad assicurare la funzione delle Camere, a fianco del parlamentare che, per la lettera della Costituzione, rappresenta la Nazione”.
Qui il testo della lettera sottoscritta da 35 deputati in cui si chiede alla Presidente dell Camera di consentire l'accesso dei collaboratori parlamentari all'interno di Montecitorio.
La ricerca di adesioni alla stessa è avvenuto con la collaborazione di AICP che ha ritenuto opportuno dare il proprio sostegno alle prime firmatarie in questa iniziativa per mettere fine alla discriminazione che va originandosi tra collaboratori e lobbisti, visto che a questi ultimi sono consentite, con la nuova regolamentazione, maggiori libertà di spostamento rispetto ai primi.