Lettera collaboratori parlamentari contro chiusura mensa
Roma, 25 feb. (askanews) – L’imminente chiusura del servizio della mensa della Camera, a seguito della decisione dell’Ufficio di Presidenza di interrompere il rapporto con la società Milano 90, preoccupa l’Associazione Italiana dei Collaboratori Parlamentari (AICP) che, con una lettera inviata ai Questori ha chiesto un incontro per conoscere quali soluzioni si intendono percorrere.
“Sebbene i collaboratori parlamentari non intendano in alcun modo ostacolare il processo di razionalizzazione del bilancio della Camera dei Deputati – che giudicano invece prioritario e che accolgono con favore laddove orientato a incentivare l’efficienza dei servizi e l’equità nel trattamento del personale – la chiusura del servizio mensa determinerebbe un ulteriore deterioramento delle condizioni in cui i collaboratori parlamentari sono chiamati a svolgere il proprio incarico di servizio all’interno dell’istituzione”, si legge nella lettera.
Condizioni lavorative che, nonostante l’approvazione di specifici ordini del giorno al Bilancio interno della Camera dei Deputati per gli anni 2014 e 2015 che impegnavano ad una tempestiva disciplina del rapporto tra collaboratore parlamentare e deputato, non sono migliorate nella legislatura in corso, soprattutto – si legge ancora nel documento – a causa dell’inerzia dell’Ufficio di Presidenza che non le pone all’ordine del giorno.