Caso Nicosia - Occhionero: subito regolamentazione trasparente per i collaboratori

“Le ultime notizie di cronaca giudiziaria (*) relative alla deputata Giuseppina Occhionero, hanno fatto emergere un ulteriore aspetto patologico della - pressoché inesistente - regolamentazione della figura professione del collaboratore parlamentare: la mancanza assoluta di trasparenza.”
È quanto afferma José De Falco, presidente dell’Associazione Italiana dei Collaboratori Parlamentari-AICP, che spiega: “La procura avrebbe accertato, che la deputata Occhionero avrebbe formalizzato il rapporto di collaborazione con Nicosia, solo successivamente ad accessi in carcere, in cui quest'ultimo era stato dichiarato essere collaboratore della parlamentare.
Da tempo come Associazione italiana dei collaboratori Parlamentari chiediamo che nell'ambito di una contrattualizzazione adeguata, sull'esempio degli uffici di diretta collaborazione dei Ministri, il nostro statuts di collaboratori e i nostri cv siano resi pubblici sul sito del parlamento come staff del parlamentare. Questa forma di pubblicità - afferma De Falco - sarebbe un’ ulteriore garanzia, per i cittadini e gli stessi parlamentari, sull' identità e professionalità di chi li aiuta nelle delicate funzioni costituzionali. Quel che si chiede al nostro Parlamento è di riprendere la disciplina dei collaboratori applicata dal Parlamento Europeo e lo standard di pubblicità dei nostri ministeri. Misero è quel Paese in cui per conoscere le caratteristiche dei contratti messi in essere dai parlamentari, si debba attendere l'intervento - sempre drammatico - della magistratura penale." Conclude De Falco. 

(*) Aggiornamento al 19 febbraio 2020